Il contributo si inserisce nel dibattito, acceso sia a livello teorico che applicativo, in tema di arricchimento sine causa e principio di sussidiarietà posto nuovamente all’attenzione degli interpreti a seguito dell’ordinanza interlocutoria n. 5222/2023 della Corte di cassazione, cui ha fatto seguito la decisione n. 33954/2023 delle Sezioni Unite. Si tratta di una tematica che presenta profili di stringente attualità e di indubbia rilevanza pratica e che offre l’occasione di riflettere su questioni di preminente rilievo civilistico. Nello specifico, sono oggetto di analisi critica gli snodi motivazionali della decisione delle Sezioni Unite con riferimento alla individuazione nel nostro sistema dei presupposti per l’ammissibilità dell’azione ex art. 2041 c.c., con alcune riflessioni intorno alla possibilità di diverse soluzioni ermeneutiche.
Arricchimento sine causa e sussidiarietà. Riflessioni a partire da un recente caso giudiziario
Maria Luisa Chiarella
2024-01-01
Abstract
Il contributo si inserisce nel dibattito, acceso sia a livello teorico che applicativo, in tema di arricchimento sine causa e principio di sussidiarietà posto nuovamente all’attenzione degli interpreti a seguito dell’ordinanza interlocutoria n. 5222/2023 della Corte di cassazione, cui ha fatto seguito la decisione n. 33954/2023 delle Sezioni Unite. Si tratta di una tematica che presenta profili di stringente attualità e di indubbia rilevanza pratica e che offre l’occasione di riflettere su questioni di preminente rilievo civilistico. Nello specifico, sono oggetto di analisi critica gli snodi motivazionali della decisione delle Sezioni Unite con riferimento alla individuazione nel nostro sistema dei presupposti per l’ammissibilità dell’azione ex art. 2041 c.c., con alcune riflessioni intorno alla possibilità di diverse soluzioni ermeneutiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.