La fattispecie celsina contenuta in D.9.2.7.7 si presenta come l’affinamento della logica causale che aveva secolarmente attraversato il pensiero della giurisprudenza precedente – da Quinto Mucio a Mela, a Labeone, a Proculo – nella individuazione del principio di causalità, distinguendosi per la sua capacità di tratteggiare in modo stringato, ed al contempo magistralmente dettagliato, un articolato ventaglio di circostanze fattuali arricchite da variabili che sottraggono l’analisi del fatto alla sequenza ‘condotta materiale/evento’, per far emergere invece come la responsabilità aquiliana vada imputata ogni qualvolta si ravvisi un agire idoneo alla determinazione del danno e causativo in modo diretto ed immediato dell’evento dannoso.
Logica causale e responsabilità aquiliana. Ancora su D. 9.2.7.7 (Ulp. 18 ad ed.).
Isabella Piro
2024-01-01
Abstract
La fattispecie celsina contenuta in D.9.2.7.7 si presenta come l’affinamento della logica causale che aveva secolarmente attraversato il pensiero della giurisprudenza precedente – da Quinto Mucio a Mela, a Labeone, a Proculo – nella individuazione del principio di causalità, distinguendosi per la sua capacità di tratteggiare in modo stringato, ed al contempo magistralmente dettagliato, un articolato ventaglio di circostanze fattuali arricchite da variabili che sottraggono l’analisi del fatto alla sequenza ‘condotta materiale/evento’, per far emergere invece come la responsabilità aquiliana vada imputata ogni qualvolta si ravvisi un agire idoneo alla determinazione del danno e causativo in modo diretto ed immediato dell’evento dannoso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.