Fin dagli esordi del fenomeno della digitalizzazione dei mercati finanziari attraverso le tecnologie a registro distribuito (DLT) e le cripto-attività, gli studiosi ed i legislatori hanno affrontato l’enigma della loro natura e della loro compatibilità con dei sistemi giuridici che non le contemplavano. La loro risposta, molto frequentemente, è stata di evidenziare la necessità di aggiungere – in molti casi solo per reagire velocemente alla concorrenza regolatoria – un nuovo complesso di regole specificamente concepite per accoglierle accanto agli “antiquati” diritto societario e dei mercati finanziari, anziché adeguare questi corpora normativi per quanto ritenuto necessario alle nuove tecnologie. L’interrogativo sulla compatibilità di questi nuovi e complessi elementi del mondo Fintech con l’ordinamento giuridico italiano in materia di società e mercati finanziari è affrontato in questo contributo prendendo in considerazione il diritto UE in rapida evoluzione e le riforme francesi e tedesche in materia, sottolineando la potenziale flessibilità – frequentemente sottovalutata – intrinseca nelle nostre leggi ed i rischi che potrebbero derivare da un’introduzione non sufficientemente meditata di un separato insieme di regole dedicate esclusivamente alla finanza digitalizzata.
Distributed ledger technology e ICOs (una favola giuridica sisifea sul diritto dei mercati finanziari e l’innovazione)
Aldo Laudonio
2023-01-01
Abstract
Fin dagli esordi del fenomeno della digitalizzazione dei mercati finanziari attraverso le tecnologie a registro distribuito (DLT) e le cripto-attività, gli studiosi ed i legislatori hanno affrontato l’enigma della loro natura e della loro compatibilità con dei sistemi giuridici che non le contemplavano. La loro risposta, molto frequentemente, è stata di evidenziare la necessità di aggiungere – in molti casi solo per reagire velocemente alla concorrenza regolatoria – un nuovo complesso di regole specificamente concepite per accoglierle accanto agli “antiquati” diritto societario e dei mercati finanziari, anziché adeguare questi corpora normativi per quanto ritenuto necessario alle nuove tecnologie. L’interrogativo sulla compatibilità di questi nuovi e complessi elementi del mondo Fintech con l’ordinamento giuridico italiano in materia di società e mercati finanziari è affrontato in questo contributo prendendo in considerazione il diritto UE in rapida evoluzione e le riforme francesi e tedesche in materia, sottolineando la potenziale flessibilità – frequentemente sottovalutata – intrinseca nelle nostre leggi ed i rischi che potrebbero derivare da un’introduzione non sufficientemente meditata di un separato insieme di regole dedicate esclusivamente alla finanza digitalizzata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.