Con una sentenza additiva di principio, la Corte costituzionale ha individuato nella revisione il rimedio idoneo a consentire la riapertura del processo per conformarsi ad una sentenza definitiva della Corte di Strasburgo che abbia ritenuto iniquo il giudicato interno. Tuttavia, avendo introdotto la decisione non già una norma immediatamente applicabile, bensì un principio che potrà costituire un punto di riferimento generale per la giurisprudenza, è indispensabile un intervento del legislatore che delinei dettagliatamente la fisionomia della nuova ipotesi di revisione, onde evitare ricostruzioni assolutamente discrezionali, che aprono irriducibili spazi di incertezza.

Decisioni CEDU, processo iniquo e nuovo giudizio

Giuseppe Tabasco
2011-01-01

Abstract

Con una sentenza additiva di principio, la Corte costituzionale ha individuato nella revisione il rimedio idoneo a consentire la riapertura del processo per conformarsi ad una sentenza definitiva della Corte di Strasburgo che abbia ritenuto iniquo il giudicato interno. Tuttavia, avendo introdotto la decisione non già una norma immediatamente applicabile, bensì un principio che potrà costituire un punto di riferimento generale per la giurisprudenza, è indispensabile un intervento del legislatore che delinei dettagliatamente la fisionomia della nuova ipotesi di revisione, onde evitare ricostruzioni assolutamente discrezionali, che aprono irriducibili spazi di incertezza.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12317/104452
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