Il contributo analizza il fenomeno criminoso del traffico di organi prelevati da vivente, fronteggiato attraverso la recente adozione della Convenzione del Consi glio d’Europa contro il traffico di organi, e portato all’attenzione del Parlamento italiano, dinnanzi a cui è in discussione un disegno di legge volto ad introdurre un’apposita disposizione nel codice penale, l’art. 601 bis. Dopo aver analizzato le figure delittuose previste dalla normativa extracodicistica attualmente in vigore e dalla redigenda disposizione codicistica, sono state deli neate le lacune e le incongruenze ancora presenti nel nostro sistema repressivo. In tale direzione, è stata messa in luce la necessità di riformare la legislazione esistente, attraverso l’introduzione di fattispecie incriminatrici conformi a quelle delineate nella Convenzione, la previsione di una causa di non punibilità a favore dei donatori che cedano i propri organi in cambio di denaro, e l’intensificazione della risposta punitiva nei confronti del parallelo fenomeno del traffico di organi rimossi da cadavere
La repressione del traffico di organi prelevati da vivente: verso il nuovo art. 601 bis c.p.
vincenzo tigano
2015-01-01
Abstract
Il contributo analizza il fenomeno criminoso del traffico di organi prelevati da vivente, fronteggiato attraverso la recente adozione della Convenzione del Consi glio d’Europa contro il traffico di organi, e portato all’attenzione del Parlamento italiano, dinnanzi a cui è in discussione un disegno di legge volto ad introdurre un’apposita disposizione nel codice penale, l’art. 601 bis. Dopo aver analizzato le figure delittuose previste dalla normativa extracodicistica attualmente in vigore e dalla redigenda disposizione codicistica, sono state deli neate le lacune e le incongruenze ancora presenti nel nostro sistema repressivo. In tale direzione, è stata messa in luce la necessità di riformare la legislazione esistente, attraverso l’introduzione di fattispecie incriminatrici conformi a quelle delineate nella Convenzione, la previsione di una causa di non punibilità a favore dei donatori che cedano i propri organi in cambio di denaro, e l’intensificazione della risposta punitiva nei confronti del parallelo fenomeno del traffico di organi rimossi da cadavereI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.