Il saggio analizza alcune questioni emblematiche emerse dalla ricognizione delle pronunce rese dalla Corte di giustizia dell’Unione europea sulle cd. direttive antidiscriminatorie di seconda generazione. Oggetto di attenzione è l’interpretazione fornita dalla Corte delle nozioni legislative di discriminazione e di altri elementi che contribuiscono a delimitare l’ambito di applicazione della normativa sia “direttamente”, sia “indirettamente” con particolare riguardo, su questo versante, alle numerose sentenze relative alla clausola giustificatoria ex art. 6 dir. 2000/78/Ce. Nella parte finale, invece, la riflessione si focalizza su alcuni profili di più ampio respiro affrontati dalla Corte proprio a partire dalle incertezze interpretative connesse ai divieti di discriminazione.
Direttive antidiscriminatorie di seconda generazione e Corte di Giustizia dell'Ue: alcune questioni problematiche
Ranieri M
2012-01-01
Abstract
Il saggio analizza alcune questioni emblematiche emerse dalla ricognizione delle pronunce rese dalla Corte di giustizia dell’Unione europea sulle cd. direttive antidiscriminatorie di seconda generazione. Oggetto di attenzione è l’interpretazione fornita dalla Corte delle nozioni legislative di discriminazione e di altri elementi che contribuiscono a delimitare l’ambito di applicazione della normativa sia “direttamente”, sia “indirettamente” con particolare riguardo, su questo versante, alle numerose sentenze relative alla clausola giustificatoria ex art. 6 dir. 2000/78/Ce. Nella parte finale, invece, la riflessione si focalizza su alcuni profili di più ampio respiro affrontati dalla Corte proprio a partire dalle incertezze interpretative connesse ai divieti di discriminazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.