Il saggio analizza la relazione tra modelli d’inquadramento del personale ed esercizio dello jus variandi, verificando l’attualità del principio di equivalenza delle mansioni come strumento di garanzia della professionalità del lavoratore e limite all’estensione del debito del prestatore. Lo scritto esamina il ruolo della contrattazione collettiva - nel settore privato e in quello pubblico - nella definizione dell’equivalenza e gli spazi di intervento giudiziale sulle determinazioni dell’autonomia collettiva. Il saggio valuta inoltre la possibilità di utilizzo dell’equivalenza come strumento di misurazione e bilanciamento dell’equilibrio corrispettivo.
Sulla definizione di equivalenza delle mansioni
GARGIULO U
2006-01-01
Abstract
Il saggio analizza la relazione tra modelli d’inquadramento del personale ed esercizio dello jus variandi, verificando l’attualità del principio di equivalenza delle mansioni come strumento di garanzia della professionalità del lavoratore e limite all’estensione del debito del prestatore. Lo scritto esamina il ruolo della contrattazione collettiva - nel settore privato e in quello pubblico - nella definizione dell’equivalenza e gli spazi di intervento giudiziale sulle determinazioni dell’autonomia collettiva. Il saggio valuta inoltre la possibilità di utilizzo dell’equivalenza come strumento di misurazione e bilanciamento dell’equilibrio corrispettivo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.