Obiettivi. Il trattamento del dolore nelle metastasi ossee è attualmente multidisciplinare. Tra le varie terapie, la radioterapia locale è il gold-standard nella palliazione del dolore da metastasi singola, anche se il massimo beneficio si ottiene tra le 12 e le 20 settimane dall’inizio della terapia. In pazienti accuratamente selezionati, varie terapie ablative raggiungono quest’obiettivo in 4 settimane. Scopo di questo lavoro è valutare il successo tecnico, l’efficacia e le eventuali complicanze delle terapie ablative percutanee in pazienti affetti da metastasi ossee sintomatiche. Materiali e metodi. Da novembre 2003 a maggio 2008 sono stati effettuati 10 trattamenti in 10 pazienti con dolore acuto da lesioni metastatiche ossee. La selezione dei pazienti e la scelta del trattamento ablativo più idoneo è stata fatta sulla base delle caratteristiche della lesione. Tre pazienti sono stati trattati con radiofrequenza, 1 con radiofrequenza plasma-mediata, 2 con radiofrequenza plasma mediata e cementoplastica, 3 con radiofrequenza e cementoplastica, 1 con microonde. Risultati. La valutazione è stata effettuata non solo con imaging, ma anche con una VAS score (visual analoge scale) per la determinazione del dolore e con la variazione delle dose equivalenti di morfina. In entrambi i casi la riduzione è stata statisticamente significativa. In nessun caso si sono verificate complicanze locali sia durante che dopo il trattamento. Solamente in un paziente trattato con radiofrequenza (1/9, 11%) abbiamo riscontrato nei 6 giorni successivi al trattamento insorgenza di febbricola e malessere generale compatibile con la “sindrome post-
Terapie ablative percutanee imaging-guidate nel trattamento delle metastasi ossee sintomatiche: esperienza preliminare
LAGANÀ D;
2009-01-01
Abstract
Obiettivi. Il trattamento del dolore nelle metastasi ossee è attualmente multidisciplinare. Tra le varie terapie, la radioterapia locale è il gold-standard nella palliazione del dolore da metastasi singola, anche se il massimo beneficio si ottiene tra le 12 e le 20 settimane dall’inizio della terapia. In pazienti accuratamente selezionati, varie terapie ablative raggiungono quest’obiettivo in 4 settimane. Scopo di questo lavoro è valutare il successo tecnico, l’efficacia e le eventuali complicanze delle terapie ablative percutanee in pazienti affetti da metastasi ossee sintomatiche. Materiali e metodi. Da novembre 2003 a maggio 2008 sono stati effettuati 10 trattamenti in 10 pazienti con dolore acuto da lesioni metastatiche ossee. La selezione dei pazienti e la scelta del trattamento ablativo più idoneo è stata fatta sulla base delle caratteristiche della lesione. Tre pazienti sono stati trattati con radiofrequenza, 1 con radiofrequenza plasma-mediata, 2 con radiofrequenza plasma mediata e cementoplastica, 3 con radiofrequenza e cementoplastica, 1 con microonde. Risultati. La valutazione è stata effettuata non solo con imaging, ma anche con una VAS score (visual analoge scale) per la determinazione del dolore e con la variazione delle dose equivalenti di morfina. In entrambi i casi la riduzione è stata statisticamente significativa. In nessun caso si sono verificate complicanze locali sia durante che dopo il trattamento. Solamente in un paziente trattato con radiofrequenza (1/9, 11%) abbiamo riscontrato nei 6 giorni successivi al trattamento insorgenza di febbricola e malessere generale compatibile con la “sindrome post-I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.