Muovendo da una ricognizione di alcune tra le principali istanze a tutela di nuovi scenari organizzativi e gestionali di assistenza ispirati alla responsabilità sociale, all’equità e all’appropriatezza della relazione di cura, il saggio circoscrive la riflessione al livello professionale dell’integrazione sociosanitaria cercando di individuarne le possibili fragilità attuative indotte dalla formalizzazione prestazionale, imputabile a frizioni professionali di tipo identitario o procedurale e tipica di approcci riduzionistici ai processi diagnostici e terapeutici. Il saggio rivolge una particolare attenzione ai fattori determinanti della transizione culturale a modelli di cura che trascendano competenze distintive e differenziazioni disciplinari e volgano a una continua rivisitazione delle prassi ordinarie ai fini di un'attenta valutazione di eventuali carenze sistemiche o della mitigazione delle disfunzioni che problematizzano il senso e gli obiettivi dell'integrazione professionale sociosanitaria nelle principali sollecitazioni programmatiche istituzionali. Tra queste: il rinvio a una fisiologica indeterminatezza dei percorsi assistenziali, irriducibili a tecnicismi mutilanti dei bisogni e delle attese di salute; la necessità di de-istituzionalizzare i ruoli professionali e valicare l’orientamento sinottico alla progettazione dei servizi; l’urgenza di approcci deliberativi partecipati, ispirati alla razionalità dialogica della progettazione di percorsi assistenziali calibrati a specifiche esigenze.
Tra affinità elettive e criticità: il livello professionale dell'integrazione sociosanitaria
VENNERI, Eleonora
2015-01-01
Abstract
Muovendo da una ricognizione di alcune tra le principali istanze a tutela di nuovi scenari organizzativi e gestionali di assistenza ispirati alla responsabilità sociale, all’equità e all’appropriatezza della relazione di cura, il saggio circoscrive la riflessione al livello professionale dell’integrazione sociosanitaria cercando di individuarne le possibili fragilità attuative indotte dalla formalizzazione prestazionale, imputabile a frizioni professionali di tipo identitario o procedurale e tipica di approcci riduzionistici ai processi diagnostici e terapeutici. Il saggio rivolge una particolare attenzione ai fattori determinanti della transizione culturale a modelli di cura che trascendano competenze distintive e differenziazioni disciplinari e volgano a una continua rivisitazione delle prassi ordinarie ai fini di un'attenta valutazione di eventuali carenze sistemiche o della mitigazione delle disfunzioni che problematizzano il senso e gli obiettivi dell'integrazione professionale sociosanitaria nelle principali sollecitazioni programmatiche istituzionali. Tra queste: il rinvio a una fisiologica indeterminatezza dei percorsi assistenziali, irriducibili a tecnicismi mutilanti dei bisogni e delle attese di salute; la necessità di de-istituzionalizzare i ruoli professionali e valicare l’orientamento sinottico alla progettazione dei servizi; l’urgenza di approcci deliberativi partecipati, ispirati alla razionalità dialogica della progettazione di percorsi assistenziali calibrati a specifiche esigenze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.