È la prima volta che la filosofia del diritto italiana dedica un’intera antologia al pensiero e alla figura di Lon L. Fuller. Al suo interno Andrea Porciello offre al lettore la traduzione di sei scritti del giurista americano, del tutto centrali all’interno della sua produzione, che fanno riferimento all’annosa questione della certezza giuridica.I primi due scritti, Il realismo giuridico americano del 1936 e un estratto de Il diritto alla ricerca di se stesso del 1940, trovano il proprio centro tematico nel rapporto tra la certezza giuridica ed il concetto di diritto così come proposto dal positivismo giuridico dell’ottocento, e dalle varianti del realismo americano e del normativismo kelseniano: Fuller discute, innanzitutto, del modo in cui queste due grandi avanguardie del positivismo giuridico del novecento abbiano interpretato il tradizionale concetto positivista di certezza.Il terzo scritto, Cos’è una finzione giuridica del 1931, è dedicato all’antica e controversa questione della fictio juris. Anche in questo caso il problema della certezza emerge in modo nitido: le finzioni, tanto quelle antiche quanto quelle moderne, tanto nei sistemi di common law quanto in quelli continentali, incidono in modo diretto sulla certezza giuridica, creando modelli di ragionamento che potremmo definire quasi logici, e quindi prevedibili dal punto di vista della giustizia o della desiderabilità morale, ma non altrettanto da un punto di vista strettamente logico-giuridico.I due scritti Ragione e decisione nel Case Law del 1946 e Forme e limiti della adjudication del 1978 attengono al problema della discrezionalità giudiziale e dunque, indirettamente, ancora una volta al problema della certezza giuridica. La domanda che Fuller si pone al loro interno è essenzialmente questa: quanta ragione e quanta discrezionalità sono contenute nelle decisioni di giudici, arbitri e mediatori?L’antologia si chiude con Un postscriptum filosofico: diritto naturale e positivismo giuridico, estratto dal volume Anatomy of the Law del 1968.Il volume è inoltre arricchito da una breve prefazione di Mauro Barberis e da tre saggi di Andrea Porciello.

Certezza giuridica e finzioni del diritto

Porciello A
2016-01-01

Abstract

È la prima volta che la filosofia del diritto italiana dedica un’intera antologia al pensiero e alla figura di Lon L. Fuller. Al suo interno Andrea Porciello offre al lettore la traduzione di sei scritti del giurista americano, del tutto centrali all’interno della sua produzione, che fanno riferimento all’annosa questione della certezza giuridica.I primi due scritti, Il realismo giuridico americano del 1936 e un estratto de Il diritto alla ricerca di se stesso del 1940, trovano il proprio centro tematico nel rapporto tra la certezza giuridica ed il concetto di diritto così come proposto dal positivismo giuridico dell’ottocento, e dalle varianti del realismo americano e del normativismo kelseniano: Fuller discute, innanzitutto, del modo in cui queste due grandi avanguardie del positivismo giuridico del novecento abbiano interpretato il tradizionale concetto positivista di certezza.Il terzo scritto, Cos’è una finzione giuridica del 1931, è dedicato all’antica e controversa questione della fictio juris. Anche in questo caso il problema della certezza emerge in modo nitido: le finzioni, tanto quelle antiche quanto quelle moderne, tanto nei sistemi di common law quanto in quelli continentali, incidono in modo diretto sulla certezza giuridica, creando modelli di ragionamento che potremmo definire quasi logici, e quindi prevedibili dal punto di vista della giustizia o della desiderabilità morale, ma non altrettanto da un punto di vista strettamente logico-giuridico.I due scritti Ragione e decisione nel Case Law del 1946 e Forme e limiti della adjudication del 1978 attengono al problema della discrezionalità giudiziale e dunque, indirettamente, ancora una volta al problema della certezza giuridica. La domanda che Fuller si pone al loro interno è essenzialmente questa: quanta ragione e quanta discrezionalità sono contenute nelle decisioni di giudici, arbitri e mediatori?L’antologia si chiude con Un postscriptum filosofico: diritto naturale e positivismo giuridico, estratto dal volume Anatomy of the Law del 1968.Il volume è inoltre arricchito da una breve prefazione di Mauro Barberis e da tre saggi di Andrea Porciello.
2016
9788846744531
Fuller; Certezza; Realismo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12317/17049
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