In complex context of migration policies, the mediation is likely to take on a connotation technical/ professional in emergency situation that, far from meta-communicative intent, for establishing meaningful connections between cultural specificity, it is mainly used for purposes of facilitation linguistic. In contrast, moving from an analysis of the concepts of citizenship and integration and of migration policies in the Italian context, the essay pays special attention to the health right of immigrants and to corresponding addresses of policy health, highlighting a significant difference between the dimension of accessibility to services, in according to integration, and the equally important appropriateness of intervention to symbolic values and characteristics culturally specific. Even at the methodological level, it detects a strongly self-centered conception of health service that, in a manner opposite to the need to "filter" the health needs of culturally, seems adhere to views of reparative help relationship, rather oriented to social control. Hence the need of mediation as a means, organizational and professional, for defining and satisfying the health needs; in addition to simplify access to services for the immigrant , it is necessary that the mediation is promoted to a privileged place of experimenting with smart organizational models to "variable geometry", based on courageous and responsible actions of deconstruction of practices.

Nell’articolato e complesso contesto delle politiche migratorie, la mediazione rischia di assumere una valenza esclusivamente tecnico/professionale ed emergenziale che, lungi da intenti meta-comunicativi, atti all’istituzione di significative connessioni tra specificità culturali, è prevalentemente utilizzata a scopi di facilitazione linguistica e di interpretariato sociale. Al contrario, muovendo da un’analisi dei concetti di cittadinanza e di integrazione e delle politiche migratorie nel contesto italiano, il saggio dedica una particolare attenzione al diritto alla salute degli immigrati e ai corrispondenti indirizzi di politica sanitaria evidenziando un rilevante scostamento tra la dimensione dell’accessibilità ai servizi, in funzione dell’integrazione, e quella, non meno rilevante, dell’adeguatezza delle misure d’intervento a caratteristiche valoriali e simboliche culturalmente peculiari. Anche a livello metodologico, si rileva una concezione fortemente auto-centrata di un servizio sanitario che, con modalità opposte alla necessità di “filtrare” culturalmente il bisogno di salute, sembra aderire a concezioni “riparatorie” della relazione d’aiuto orientate, piuttosto, a criteri di controllo. Da qui la necessità della mediazione quale strumento organizzativo e professionale di definizione e di soddisfacimento del bisogno di salute; oltre che per semplificare l’accesso ed il percorso dell’immigrato nei servizi, è necessario che la mediazione sia promossa a luogo privilegiato della sperimentazione di modelli organizzativi intelligenti e “a geometria variabile”, fondati su coraggiose e responsabili azioni di decostruzione di prassi.

La mediazione "intelligente": cittadinanza sanitaria e integrazione dell'immigrato tra normazione giuridica e riflessività organizzativa

VENNERI, Eleonora
2008-01-01

Abstract

In complex context of migration policies, the mediation is likely to take on a connotation technical/ professional in emergency situation that, far from meta-communicative intent, for establishing meaningful connections between cultural specificity, it is mainly used for purposes of facilitation linguistic. In contrast, moving from an analysis of the concepts of citizenship and integration and of migration policies in the Italian context, the essay pays special attention to the health right of immigrants and to corresponding addresses of policy health, highlighting a significant difference between the dimension of accessibility to services, in according to integration, and the equally important appropriateness of intervention to symbolic values and characteristics culturally specific. Even at the methodological level, it detects a strongly self-centered conception of health service that, in a manner opposite to the need to "filter" the health needs of culturally, seems adhere to views of reparative help relationship, rather oriented to social control. Hence the need of mediation as a means, organizational and professional, for defining and satisfying the health needs; in addition to simplify access to services for the immigrant , it is necessary that the mediation is promoted to a privileged place of experimenting with smart organizational models to "variable geometry", based on courageous and responsible actions of deconstruction of practices.
2008
9788856803044
Nell’articolato e complesso contesto delle politiche migratorie, la mediazione rischia di assumere una valenza esclusivamente tecnico/professionale ed emergenziale che, lungi da intenti meta-comunicativi, atti all’istituzione di significative connessioni tra specificità culturali, è prevalentemente utilizzata a scopi di facilitazione linguistica e di interpretariato sociale. Al contrario, muovendo da un’analisi dei concetti di cittadinanza e di integrazione e delle politiche migratorie nel contesto italiano, il saggio dedica una particolare attenzione al diritto alla salute degli immigrati e ai corrispondenti indirizzi di politica sanitaria evidenziando un rilevante scostamento tra la dimensione dell’accessibilità ai servizi, in funzione dell’integrazione, e quella, non meno rilevante, dell’adeguatezza delle misure d’intervento a caratteristiche valoriali e simboliche culturalmente peculiari. Anche a livello metodologico, si rileva una concezione fortemente auto-centrata di un servizio sanitario che, con modalità opposte alla necessità di “filtrare” culturalmente il bisogno di salute, sembra aderire a concezioni “riparatorie” della relazione d’aiuto orientate, piuttosto, a criteri di controllo. Da qui la necessità della mediazione quale strumento organizzativo e professionale di definizione e di soddisfacimento del bisogno di salute; oltre che per semplificare l’accesso ed il percorso dell’immigrato nei servizi, è necessario che la mediazione sia promossa a luogo privilegiato della sperimentazione di modelli organizzativi intelligenti e “a geometria variabile”, fondati su coraggiose e responsabili azioni di decostruzione di prassi.
Cultural mediation, citizenship, health care, immigration policies
Mediazione culturale, cittadinanza sanitaria, politiche migratorie
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12317/17454
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