L’analisi sistematica delle norme dedicate e la concreta esperienza giurisprudenziale consentono di rinvenire molteplici profili di criticità degli assetti e dei dogmi tradizionalmente affermati in tema di invalidità degli atti negoziali. Una prospettiva non meramente strutturale suggerisce di superare il dogma della inefficacia degli atti nulli secondo una prospettiva destinata a modificare la tradizionale distinzione tra inesistenza, nullità e annullabilità. Per tale via, la conversione degli atti nulli si prospetta quale procedimento interpretativo-valutativo, il quale comporta la invalidazione parziale del contratto, e la caducazione di taluni effetti la quale sospinge il singolo atto in un tipo diverso da quello originariamente confezionato.
Appunti sulla natura della conversione dei contratti nulli
DONATO V
2004-01-01
Abstract
L’analisi sistematica delle norme dedicate e la concreta esperienza giurisprudenziale consentono di rinvenire molteplici profili di criticità degli assetti e dei dogmi tradizionalmente affermati in tema di invalidità degli atti negoziali. Una prospettiva non meramente strutturale suggerisce di superare il dogma della inefficacia degli atti nulli secondo una prospettiva destinata a modificare la tradizionale distinzione tra inesistenza, nullità e annullabilità. Per tale via, la conversione degli atti nulli si prospetta quale procedimento interpretativo-valutativo, il quale comporta la invalidazione parziale del contratto, e la caducazione di taluni effetti la quale sospinge il singolo atto in un tipo diverso da quello originariamente confezionato.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.