Inequality

Starting from the theoretical and stipulative level of a "nominal" definition of the concept of inequality, traditionally oriented towards an analytical connotation of the mechanisms and of the discriminating and selective indicators of the unequal assignment and possession of socially significant, subjectively perceivable and objectively measurable resources, this paper looks into the sustainability of this characterisation in the context of the web society, offering a wider denotation, operationally useful to reduce its articulation and semantic complexity. In particular, through a brief investigation into the scientific literature available on the subject, the paper aims to highlight how univocal and rather frequent reference to the digital divide in the international scientific debate, given as the "new frontier" of the technological moulding of social disparities and concisely referable to a "binary" classification of users in terms of access to computerised resources, is not in itself sufficient to explore aspects that are less obvious and yet explanatory of digital inequalities and, therefore, worthy of attention: the possible segmentation based on the availability of devices and software suitable for certain activities; inequalities deriving from the autonomy of use of network resources; inequalities in the cognitive access to technological resources; the effects of the disparity in the access to new technologies on the respective life chances of members of different groups.

Muovendo dal livello teorico e stipulativo di una definizione “nominale” del concetto di disuguaglianza, tradizionalmente orientata alla connotazione analitica dei meccanismi e degli indicatori discriminanti e selettivi di attribuzione e possesso impari di risorse socialmente rilevanti, soggettivamente percepibili e oggettivamente misurabili, il contributo s’interroga sulla sostenibilità di tale caratterizzazione nel contesto della web society proponendone una denotazione più ampia, operativamente utile a ridurne l’articolazione e la complessità semantica. In particolare, anche attraverso una sommaria ricognizione della letteratura scientifica disponibile sul tema, il saggio si prefigge lo scopo di evidenziare come il riferimento univoco e alquanto frequente nel dibattito scientifico internazionale al digital divide, assunto a “nuova frontiera” di modanatura tecnologica delle disparità sociali e sinteticamente riferibile a una classificazione “binaria” degli utenti relativamente all’accesso alle risorse telematiche, non sia di per sé sufficiente all’esplorazione di aspetti forse meno evidenti eppure altrettanto esplicativi delle disuguaglianze digitali e, dunque, meritevoli di riflessione: la possibile segmentazione relativa alla disponibilità di dispositivi e software adeguati a determinate attività; le disuguaglianze derivanti dall’autonomia di utilizzo delle risorse di rete; le disuguaglianze nell’accesso cognitivo alle risorse tecnologiche; gli effetti della disparità di accesso alle nuove tecnologie sulle relative opportunità di vita dei membri di gruppi diversi.