I contaglobuli ad impedenza sono ampiamente presenti sul mercato veterinario con software validati per varie specie animali incluso l’equino. Il limite di questi strumenti è rappresentato dalla carenza di informazioni sulle popolazioni leucocitarie rendendosi pertanto necessaria, a completamento dell’esame emocromocitometrico, la conta differenziale leucocitaria (CDL) attraverso la lettura microscopica dello striscio ematico. L’adattamento della tecnologia laser agli strumenti contaglobuli ha permesso di aggiungere in automatico, ai risultati, CDL a 5 popolazioni: linfociti, Lym; monociti, Mon; neutrofili, Neu; eosinofili, Eos e basofili, Bas. Alcune di queste apparecchiature, nate per la medicina umana, sono state validate per la veterinaria. I primi contaglobuli laser validati per la veterinaria erano concepiti per la routine di laboratorio (elevato numero di determinazioni nell’unità di tempo) e richiedevano, pertanto, una manutenzione complessa e costi di gestione sostenuti. Recentemente è stato immesso sul mercato un contaglobuli laser dedicato alla veterinaria e validato anche per l’equino (LaserCyte® IDEXX) che presenta indiscussi vantaggi quali ridotta manutenzione, semplice utilizzo e possibilità di analizzare un limitato numero di campioni nell’unità di tempo senza, tuttavia, influenzare i costi di gestione. Col presente lavoro abbiamo voluto confrontare i dati risultanti dalla lettura microscopica delle 5 popolazioni leucocitarie su striscio ematico con quelli ottenuti con il LaserCyte®. Lo studio è stato condotto su una popolazione di 149 cavalli eterogenea per razza, sesso, età e condizioni cliniche. Un’aliquota di sangue, prelevata dalla giugulare, è stata raccolta in una provetta con K3EDTA (IDEXX VetCollect®-1ml glass tube). Venivano contestualmente allestiti su vetrini portaoggetto due strisci a fresco fissati all’aria. I campioni in provetta sono stati analizzati entro 2 ore dal prelievo. Gli strisci ematici sono stati colorati con MGG utilizzando uno strumento automatico (Aerospray® Slide Stainer Wescor). La lettura microscopica degli strisci è stata eseguita da un operatore addetto affiancato da un osservatore (microscopio Nikon Eclipse®E600 con ponte per osservatori). La stima percentuale delle popolazioni leucocitarie è risultata dalla conta di 300 leucociti, effettuata secondo metodiche codificate. Per il raggiungimento del numero di leucociti, ove possibile, la conta è stata eseguita su un singolo striscio, negli altri casi veniva letto anche il secondo vetrino. Per l’analisi statistica è stato utilizzato il test di regressione lineare confrontando i valori assoluti delle singole popolazioni leucocitarie. Il risultato del confronto tra la lettura microscopica e quella automatica è riportato come valore R2 per ciascuna popolazione cellulare: Neu 0.97; Lym 0.95; Mon 0.68; Eos 0.74; Bas 0.08. Dall’analisi dei risultati ottenuti è stata osservata una buona correlazione tra le due metodiche nei confronti delle popolazioni leucocitarie di maggiore rilevanza clinica (Neu e Lym). I bassi valori R2 per Mon, Eos e Bas sono a nostro avviso giustificabili dalla ridotta precisione della lettura microscopica, precisione che aumenta in maniera direttamente proporzionale al numero di leucociti contati ma questo, nella routine, risulterebbe in un maggiore dispendio di tempo. Viceversa, una strumentazione automatica valuta migliaia di leucociti e pertanto la CDL ha una precisione superiore rispetto a quella microscopica. Riteniamo opportuno ribadire che, nonostante il grado di precisione raggiunto dalle strumentazioni a lettura laser, la valutazione microscopica dello striscio di sangue periferico è indispensabile per identificare anomalie morfologiche di eritrociti, leucociti e piastrine, per confermare l’adeguatezza della conta automatica delle piastrine e per rilevare l’eventuale presenza di parassiti.

Conta leucocitaria differenziale nel cavallo: confronto tra un contaglobuli laser e la lettura microscopica dello striscio ematico.

Britti D
2006-01-01

Abstract

I contaglobuli ad impedenza sono ampiamente presenti sul mercato veterinario con software validati per varie specie animali incluso l’equino. Il limite di questi strumenti è rappresentato dalla carenza di informazioni sulle popolazioni leucocitarie rendendosi pertanto necessaria, a completamento dell’esame emocromocitometrico, la conta differenziale leucocitaria (CDL) attraverso la lettura microscopica dello striscio ematico. L’adattamento della tecnologia laser agli strumenti contaglobuli ha permesso di aggiungere in automatico, ai risultati, CDL a 5 popolazioni: linfociti, Lym; monociti, Mon; neutrofili, Neu; eosinofili, Eos e basofili, Bas. Alcune di queste apparecchiature, nate per la medicina umana, sono state validate per la veterinaria. I primi contaglobuli laser validati per la veterinaria erano concepiti per la routine di laboratorio (elevato numero di determinazioni nell’unità di tempo) e richiedevano, pertanto, una manutenzione complessa e costi di gestione sostenuti. Recentemente è stato immesso sul mercato un contaglobuli laser dedicato alla veterinaria e validato anche per l’equino (LaserCyte® IDEXX) che presenta indiscussi vantaggi quali ridotta manutenzione, semplice utilizzo e possibilità di analizzare un limitato numero di campioni nell’unità di tempo senza, tuttavia, influenzare i costi di gestione. Col presente lavoro abbiamo voluto confrontare i dati risultanti dalla lettura microscopica delle 5 popolazioni leucocitarie su striscio ematico con quelli ottenuti con il LaserCyte®. Lo studio è stato condotto su una popolazione di 149 cavalli eterogenea per razza, sesso, età e condizioni cliniche. Un’aliquota di sangue, prelevata dalla giugulare, è stata raccolta in una provetta con K3EDTA (IDEXX VetCollect®-1ml glass tube). Venivano contestualmente allestiti su vetrini portaoggetto due strisci a fresco fissati all’aria. I campioni in provetta sono stati analizzati entro 2 ore dal prelievo. Gli strisci ematici sono stati colorati con MGG utilizzando uno strumento automatico (Aerospray® Slide Stainer Wescor). La lettura microscopica degli strisci è stata eseguita da un operatore addetto affiancato da un osservatore (microscopio Nikon Eclipse®E600 con ponte per osservatori). La stima percentuale delle popolazioni leucocitarie è risultata dalla conta di 300 leucociti, effettuata secondo metodiche codificate. Per il raggiungimento del numero di leucociti, ove possibile, la conta è stata eseguita su un singolo striscio, negli altri casi veniva letto anche il secondo vetrino. Per l’analisi statistica è stato utilizzato il test di regressione lineare confrontando i valori assoluti delle singole popolazioni leucocitarie. Il risultato del confronto tra la lettura microscopica e quella automatica è riportato come valore R2 per ciascuna popolazione cellulare: Neu 0.97; Lym 0.95; Mon 0.68; Eos 0.74; Bas 0.08. Dall’analisi dei risultati ottenuti è stata osservata una buona correlazione tra le due metodiche nei confronti delle popolazioni leucocitarie di maggiore rilevanza clinica (Neu e Lym). I bassi valori R2 per Mon, Eos e Bas sono a nostro avviso giustificabili dalla ridotta precisione della lettura microscopica, precisione che aumenta in maniera direttamente proporzionale al numero di leucociti contati ma questo, nella routine, risulterebbe in un maggiore dispendio di tempo. Viceversa, una strumentazione automatica valuta migliaia di leucociti e pertanto la CDL ha una precisione superiore rispetto a quella microscopica. Riteniamo opportuno ribadire che, nonostante il grado di precisione raggiunto dalle strumentazioni a lettura laser, la valutazione microscopica dello striscio di sangue periferico è indispensabile per identificare anomalie morfologiche di eritrociti, leucociti e piastrine, per confermare l’adeguatezza della conta automatica delle piastrine e per rilevare l’eventuale presenza di parassiti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12317/20219
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