Introduzione: Con il progressivo aumento della vita media, il setting della RSA medicalizzata sta diventando una realtà sempre più frequente nella pratica clinica del medico fisiatra. Anche in questo setting, è importante la presa in carico globale della persona con gli strumenti che normalmente si utilizzano in riabilitazione che poi confluiscono nella costituzione di un progetto riabilitativo individuale e nella sua estrinsecazione con specifici programmi riabilitativi. Nel profilo tipico del paziente che afferisce in RSA elemento dominante è sicuramente il profilo cognitivo. In modo caratteristico si assiste a quadri dementigeni con disturbi di memoria e di attenzione o anche a persone che afferiscono per disabilità di origine muscolo scheletrica su cui si innestano problematiche neuropsicologiche delle più varie ( disturbi della memoria, dell’attenzione). Obiettivo del nostro lavoro è quello di riportare la nostra piccola esperienza sull’incidenza di queste problematiche nei pazienti che afferiscono nella nostra RSA e su come questi elementi incidono nella costituzione del progetto riabilitativo individuale delle persone che vengono prese in carico dalla nostra equipe. Materiali e Metodi: Nel periodo compreso tra il 1 Gennaio e il 31 Marzo 2011 abbiamo osservato nella nostra struttura 20 persone di cui 15 di sesso maschile e 5 di sesso Femminile in cui i disturbi cognitivi erano presenti o come causa principale o come importante comorbidità di patologia neurologica o ortopedica. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione fisiatrica completa comprendente studio delle funzioni semplici e complesse e è stata somministrata la classificazione ICF nella short form in fase iniziale e finale di trattamento(1). Inoltre è stata somministrata la scala FIM in fase iniziale e finale di trattamento. I pazienti inoltre sono stati sottoposti a colloquio neuropsicologico e a semplici batterie di valutazione neuropsicologica. Risultati: Le principali problematiche neuropsicologiche osservate nei nostri pazienti possono essere riassunte nel seguente schema: Tipologia problema Numero Pz Disturbi di memoria 5 Disturbi di attenzione 5 Neglect 5 Afasie 5 Nel seguente grafico si mettono a confronti i valori relativi alla scala FIM al momento dell’ingresso nella struttura e al momento dell’uscita. Sono stati suddivisi i valori relativi agli item motori e agli item cognitivi della scala e si osserva una buona correlazione tra i due sottopunteggi della FIM sia in fase iniziale che in fase finale di permanenza nella struttura. Discussione e conclusioni: I dati in nostro possesso sono sicuramente esigui per consentire riflessioni di ordine statistico ma ci consentono di trarre certamente alcune considerazioni. In primo luogo l’importanza dell’assetto neuropsicologico per tutto l’iter riabilitativo della persona. Un normale assetto neuropsicologico influenza anche l’attività e la partecipazione nella vita quotidiana. Questo viene documentato dalle variazioni di alcuni campi della classificazione ICF. La disabilità connessa a problematiche neuropsicologiche deve essere sempre inquadrata nell’ambito della presa in carico globale della persona Bibliografia 1) ICF Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e dalla salute(Erickson) 2) Silvestre G. et al. Diagnostic norms of rapid neuropsychological battery tests for subjects aged 60 to 89 years with Alzheimer’s Disease Rev.Neurol 2011 Apr. 5
PROBLEMATICHE NEUROPSICOLOGICHE NELLA ESPERIENZA DI UNA RSA MEDICALIZZATA
IOCCO M
2011-01-01
Abstract
Introduzione: Con il progressivo aumento della vita media, il setting della RSA medicalizzata sta diventando una realtà sempre più frequente nella pratica clinica del medico fisiatra. Anche in questo setting, è importante la presa in carico globale della persona con gli strumenti che normalmente si utilizzano in riabilitazione che poi confluiscono nella costituzione di un progetto riabilitativo individuale e nella sua estrinsecazione con specifici programmi riabilitativi. Nel profilo tipico del paziente che afferisce in RSA elemento dominante è sicuramente il profilo cognitivo. In modo caratteristico si assiste a quadri dementigeni con disturbi di memoria e di attenzione o anche a persone che afferiscono per disabilità di origine muscolo scheletrica su cui si innestano problematiche neuropsicologiche delle più varie ( disturbi della memoria, dell’attenzione). Obiettivo del nostro lavoro è quello di riportare la nostra piccola esperienza sull’incidenza di queste problematiche nei pazienti che afferiscono nella nostra RSA e su come questi elementi incidono nella costituzione del progetto riabilitativo individuale delle persone che vengono prese in carico dalla nostra equipe. Materiali e Metodi: Nel periodo compreso tra il 1 Gennaio e il 31 Marzo 2011 abbiamo osservato nella nostra struttura 20 persone di cui 15 di sesso maschile e 5 di sesso Femminile in cui i disturbi cognitivi erano presenti o come causa principale o come importante comorbidità di patologia neurologica o ortopedica. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione fisiatrica completa comprendente studio delle funzioni semplici e complesse e è stata somministrata la classificazione ICF nella short form in fase iniziale e finale di trattamento(1). Inoltre è stata somministrata la scala FIM in fase iniziale e finale di trattamento. I pazienti inoltre sono stati sottoposti a colloquio neuropsicologico e a semplici batterie di valutazione neuropsicologica. Risultati: Le principali problematiche neuropsicologiche osservate nei nostri pazienti possono essere riassunte nel seguente schema: Tipologia problema Numero Pz Disturbi di memoria 5 Disturbi di attenzione 5 Neglect 5 Afasie 5 Nel seguente grafico si mettono a confronti i valori relativi alla scala FIM al momento dell’ingresso nella struttura e al momento dell’uscita. Sono stati suddivisi i valori relativi agli item motori e agli item cognitivi della scala e si osserva una buona correlazione tra i due sottopunteggi della FIM sia in fase iniziale che in fase finale di permanenza nella struttura. Discussione e conclusioni: I dati in nostro possesso sono sicuramente esigui per consentire riflessioni di ordine statistico ma ci consentono di trarre certamente alcune considerazioni. In primo luogo l’importanza dell’assetto neuropsicologico per tutto l’iter riabilitativo della persona. Un normale assetto neuropsicologico influenza anche l’attività e la partecipazione nella vita quotidiana. Questo viene documentato dalle variazioni di alcuni campi della classificazione ICF. La disabilità connessa a problematiche neuropsicologiche deve essere sempre inquadrata nell’ambito della presa in carico globale della persona Bibliografia 1) ICF Classificazione internazionale del funzionamento, della disabilità e dalla salute(Erickson) 2) Silvestre G. et al. Diagnostic norms of rapid neuropsychological battery tests for subjects aged 60 to 89 years with Alzheimer’s Disease Rev.Neurol 2011 Apr. 5I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.