Il medico di Medicina Generale (MMG) riscopre la pratica clinica ambulatoriale come proprio specifico ambito professionale in relazione alla vita quotidiana dei propri pazienti: è questa la novità messa in luce da questo lavoro, che presenta i risultati di un progetto di ricerca-azione con i MMG dell’AUSL di Rimini. A partire dall’uso delle narrazione come strumento di autoriflessione sulla propria pratica professionale, infatti, il percorso svolto evidenzia come divenga possibile cogliere l’esperienza clinica del singolo medico nelle sue caratteristiche più peculiari: capacità intuitiva, intelligenza empatica, prassi terapeutiche fondate sull’esperienza e su competenze maturate in anni di lavoro quali elementi essenziali nella cura dei pazienti che si riflettono in una maggior efficacia diagnostica e nella capacità di coinvolgimento del paziente nelle decisioni circa le cure da intraprendere, migliorandone significativamente anche l’aderenza terapeutica. Caratteristiche che difficilmente appaiono riconducibili alle “migliori evidenze sperimentali disponibili” che la letteratura dell’Evidence-Based Medicine (EBM) mette a disposizione, dal momento che non sono codificabili nei suoi termini. Si scopre dunque qualcosa che va oltre l’EBM (senza negarla) nella direzione di una “Medicina del quotidiano” vera e propria che qui viene colta nella concretezza del suo farsi attraverso la ricchezza del vissuto della pratica clinica del medico stesso.

La medicina del quotidiano. Il vissuto della pratica clinica del medico di Medicina Generale

Giarelli G;
2008-01-01

Abstract

Il medico di Medicina Generale (MMG) riscopre la pratica clinica ambulatoriale come proprio specifico ambito professionale in relazione alla vita quotidiana dei propri pazienti: è questa la novità messa in luce da questo lavoro, che presenta i risultati di un progetto di ricerca-azione con i MMG dell’AUSL di Rimini. A partire dall’uso delle narrazione come strumento di autoriflessione sulla propria pratica professionale, infatti, il percorso svolto evidenzia come divenga possibile cogliere l’esperienza clinica del singolo medico nelle sue caratteristiche più peculiari: capacità intuitiva, intelligenza empatica, prassi terapeutiche fondate sull’esperienza e su competenze maturate in anni di lavoro quali elementi essenziali nella cura dei pazienti che si riflettono in una maggior efficacia diagnostica e nella capacità di coinvolgimento del paziente nelle decisioni circa le cure da intraprendere, migliorandone significativamente anche l’aderenza terapeutica. Caratteristiche che difficilmente appaiono riconducibili alle “migliori evidenze sperimentali disponibili” che la letteratura dell’Evidence-Based Medicine (EBM) mette a disposizione, dal momento che non sono codificabili nei suoi termini. Si scopre dunque qualcosa che va oltre l’EBM (senza negarla) nella direzione di una “Medicina del quotidiano” vera e propria che qui viene colta nella concretezza del suo farsi attraverso la ricchezza del vissuto della pratica clinica del medico stesso.
2008
887796429-4
Medicina Generale; Medicina Narrativa; Vissuto professionale
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12317/22116
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