La fistola auris è una frequente malformazione congenita preauricolare. Spesso asintomatica, colpisce più frequentemente le donne ed il lato destro con un’incidenza in Europa tra 0.5 e 0.9%. Si presenta come un piccolo orifizio fistoloso localizzato anteriormente alla prima porzione ascendente dell’elice, talvolta associato ad una piccola cisti. Il suo decorso nel tessuto sottocutaneo, superficialmente alla fascia temporale, è diretto verso l’alto e medialmente, non è costante, spesso tortuoso e ricco di diramazioni. L’asportazione chirurgica, indicata dopo almeno due episodi successivi di infezione, è gravata da un elevato tasso di recidiva (19-40%). In studi recenti un nuovo approccio chirurgico definito “sovra-auricolare” mostra una notevole riduzione delle recidive che risultano inferiori al 5%. Il presupposto razionale di questa tecnica si basa sull’asportazione in blocco della fistola e delle sue possibili ramificazioni anziché di tentare di seguirne il decorso che abitualmente non è una procedura semplice e può essere ulteriormente complicata dagli esiti fibrotici e cicatriziali dei pregressi episodi infiammatori. Ciò è possibile attraverso un’incisione più ampia con l’asportazione di tutto il tessuto sottocutaneo compreso tra fascia temporale e pericondrio dell’elice. In sintesi il chirurgo non segue la fistola, ma conoscendo topograficamente la regione entro cui essa si sviluppa, asporta tutto il tessuto sottocutaneo che sicuramente la contiene. Riportiamo due casi di fistola auris recidivante dopo chirurgia standard, trattati con approccio sovraauricolare e non recidivati dopo un follow-up medio di 12.5 mesi. Le nostre conclusioni sono favorevoli alla nuova tecnica, pur nella limitatezza del campione, in quanto si tratta di una chirurgia più semplice e più rapida della fistolectomia standard, gravata da minimo rischio di recidiva (3.7% vs 32%, Lam et al. 2001), non comporta danni estetici o morbilità aggiuntiva al paziente. A nostro giudizio, in base ai primi dati del nostro follow up, può essere proposta come tecnica di prima scelta non solo nei casi di recidiva, ma anche in quelli mai trattati chirurgicamente in precedenza

Nuovi orientamenti chirurgici nel trattamento della fistola auris congenita: case report

Chiarella G
2008-01-01

Abstract

La fistola auris è una frequente malformazione congenita preauricolare. Spesso asintomatica, colpisce più frequentemente le donne ed il lato destro con un’incidenza in Europa tra 0.5 e 0.9%. Si presenta come un piccolo orifizio fistoloso localizzato anteriormente alla prima porzione ascendente dell’elice, talvolta associato ad una piccola cisti. Il suo decorso nel tessuto sottocutaneo, superficialmente alla fascia temporale, è diretto verso l’alto e medialmente, non è costante, spesso tortuoso e ricco di diramazioni. L’asportazione chirurgica, indicata dopo almeno due episodi successivi di infezione, è gravata da un elevato tasso di recidiva (19-40%). In studi recenti un nuovo approccio chirurgico definito “sovra-auricolare” mostra una notevole riduzione delle recidive che risultano inferiori al 5%. Il presupposto razionale di questa tecnica si basa sull’asportazione in blocco della fistola e delle sue possibili ramificazioni anziché di tentare di seguirne il decorso che abitualmente non è una procedura semplice e può essere ulteriormente complicata dagli esiti fibrotici e cicatriziali dei pregressi episodi infiammatori. Ciò è possibile attraverso un’incisione più ampia con l’asportazione di tutto il tessuto sottocutaneo compreso tra fascia temporale e pericondrio dell’elice. In sintesi il chirurgo non segue la fistola, ma conoscendo topograficamente la regione entro cui essa si sviluppa, asporta tutto il tessuto sottocutaneo che sicuramente la contiene. Riportiamo due casi di fistola auris recidivante dopo chirurgia standard, trattati con approccio sovraauricolare e non recidivati dopo un follow-up medio di 12.5 mesi. Le nostre conclusioni sono favorevoli alla nuova tecnica, pur nella limitatezza del campione, in quanto si tratta di una chirurgia più semplice e più rapida della fistolectomia standard, gravata da minimo rischio di recidiva (3.7% vs 32%, Lam et al. 2001), non comporta danni estetici o morbilità aggiuntiva al paziente. A nostro giudizio, in base ai primi dati del nostro follow up, può essere proposta come tecnica di prima scelta non solo nei casi di recidiva, ma anche in quelli mai trattati chirurgicamente in precedenza
2008
Fistola auris
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12317/23089
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