Negli ultimi decenni l’emergere di associazioni di auto-mutuo aiuto in diversi ambiti sociali costituisce un fenomeno sempre più diffuso nei paesi europei e in altri paesi industrializzati. Si tratta di forme di azione collettiva che, per poter essere comprese e analizzate, necessitano anzitutto di essere definite in modo adeguato, dal momento che, oltre a rappresentare un fenomeno sociale estremamente variegato per dimensioni, composizione, grado e tipo di organizzazione, l’auto-mutuo aiuto pone una serie di interrogativi di fondo che riguardano l’intero campo societario. In che cosa consiste il “cerchio della condivisione” quale suo elemento caratterizzante? Qual è il significato del principio dell’helper? Com’è possibile classificare i diversi tipi di associazioni di auto-mutuo aiuto? Cosa distingue queste associazioni dagli altri tipi di organizzazione? Quale cultura e quali dinamiche interne le caratterizza? E che tipo di relazioni queste associazioni stabiliscono con i professionisti ed il sistema dei servizi sociali e sanitari? Quali modelli di governance esse delineano con le istituzioni pubbliche? Sono soltanto alcuni degli interrogativi fondamentali cui questo volume cerca di offrire risposta ricostruendo anzitutto la storia dell’auto-mutuo aiuto a livello internazionale, le principali prospettive teoriche in chiave interdisciplinare ed i problemi che il suo studio comporta. Vengono poi presentati i risultati di una ricerca empirica nazionale che ha coinvolto circa duecento associazioni di auto-mutuo aiuto dei malati cronici, realizzata con una metodologia integrata quali-quantitativa e in prospettiva comparata a livello europeo. La sfida dell’auto-mutuo aiuto, che ne emerge, investe il ruolo che queste associazioni aiuto possono svolgere nel sistema dei servizi sociali e sanitari e, più in generale, nell’ambito del terzo settore e della società civile in termini di affermazione di una nuova idea di cittadinanza solidale fondata sul pluralismo delle differenze e rivolta, in particolare, ai soggetti sociali più deboli.
LA SFIDA DELL'AUTO-MUTUO AIUTO. Associazionismo di cittadinanza e sistema socio-sanitario
GIARELLI G;
2012-01-01
Abstract
Negli ultimi decenni l’emergere di associazioni di auto-mutuo aiuto in diversi ambiti sociali costituisce un fenomeno sempre più diffuso nei paesi europei e in altri paesi industrializzati. Si tratta di forme di azione collettiva che, per poter essere comprese e analizzate, necessitano anzitutto di essere definite in modo adeguato, dal momento che, oltre a rappresentare un fenomeno sociale estremamente variegato per dimensioni, composizione, grado e tipo di organizzazione, l’auto-mutuo aiuto pone una serie di interrogativi di fondo che riguardano l’intero campo societario. In che cosa consiste il “cerchio della condivisione” quale suo elemento caratterizzante? Qual è il significato del principio dell’helper? Com’è possibile classificare i diversi tipi di associazioni di auto-mutuo aiuto? Cosa distingue queste associazioni dagli altri tipi di organizzazione? Quale cultura e quali dinamiche interne le caratterizza? E che tipo di relazioni queste associazioni stabiliscono con i professionisti ed il sistema dei servizi sociali e sanitari? Quali modelli di governance esse delineano con le istituzioni pubbliche? Sono soltanto alcuni degli interrogativi fondamentali cui questo volume cerca di offrire risposta ricostruendo anzitutto la storia dell’auto-mutuo aiuto a livello internazionale, le principali prospettive teoriche in chiave interdisciplinare ed i problemi che il suo studio comporta. Vengono poi presentati i risultati di una ricerca empirica nazionale che ha coinvolto circa duecento associazioni di auto-mutuo aiuto dei malati cronici, realizzata con una metodologia integrata quali-quantitativa e in prospettiva comparata a livello europeo. La sfida dell’auto-mutuo aiuto, che ne emerge, investe il ruolo che queste associazioni aiuto possono svolgere nel sistema dei servizi sociali e sanitari e, più in generale, nell’ambito del terzo settore e della società civile in termini di affermazione di una nuova idea di cittadinanza solidale fondata sul pluralismo delle differenze e rivolta, in particolare, ai soggetti sociali più deboli.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.