L'analisi delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo sul velo islamico fornisce l'esempio di un utilizzo del margine di apprezzamento sostanzialmente diverso rispetto alla giurisprudenza precedente e ai diversi significati elaborati in dottrina. Benché in base al principio di sussidiarietà la Corte si limiti in principio ad esaminare le decisioni delle autorità nazionali, ciò non significa che essa rinunci talvolta a fornire degli orientamenti agli Stati su una materia non espressamente prevista nella Convenzione

Il margine di apprezzamento e la giurisprudenza della Corte europea dei diritti umani sul velo islamico

R. Nigro
2008-01-01

Abstract

L'analisi delle sentenze della Corte europea dei diritti dell'uomo sul velo islamico fornisce l'esempio di un utilizzo del margine di apprezzamento sostanzialmente diverso rispetto alla giurisprudenza precedente e ai diversi significati elaborati in dottrina. Benché in base al principio di sussidiarietà la Corte si limiti in principio ad esaminare le decisioni delle autorità nazionali, ciò non significa che essa rinunci talvolta a fornire degli orientamenti agli Stati su una materia non espressamente prevista nella Convenzione
2008
margine di apprezzamento; velo islamico; Corte europea dei diritti umani
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12317/3248
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