La figura del danno non patrimoniale da perdita del congiunto è da sempre al centro di una disputa serrata, che ruota intorno alla questione della esatta individuazione dei legittimati ad agire per la riparazione dei pregiudizi subiti. Alcuni recenti arresti della giurisprudenza di merito e di legittimità, favorevoli alla tutela anche dei semplici fidanzati, e l’evoluzione incessante dei modelli di vita sociali ed individuali, sembrano dischiudere prospettive risarcitorie inedite, estese anche alle relazioni affettive che si strutturano al di fuori dei rapporti parentali normativamente codificati.

Il danno non patrimoniale da lutto parentale, tra vischiosità applicative e prospettive evolutive.

Colacino Giuseppe
2021-01-01

Abstract

La figura del danno non patrimoniale da perdita del congiunto è da sempre al centro di una disputa serrata, che ruota intorno alla questione della esatta individuazione dei legittimati ad agire per la riparazione dei pregiudizi subiti. Alcuni recenti arresti della giurisprudenza di merito e di legittimità, favorevoli alla tutela anche dei semplici fidanzati, e l’evoluzione incessante dei modelli di vita sociali ed individuali, sembrano dischiudere prospettive risarcitorie inedite, estese anche alle relazioni affettive che si strutturano al di fuori dei rapporti parentali normativamente codificati.
2021
relazioni familiari - rapporti amicali - danno da lutto affettivo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12317/66239
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