L’opera approfondisce alcuni aspetti che non si ritrovano frequentemente nei manuali di sport: storie semisconosciute, eventi pedagogici e aspetti psicologici si intrecciano facendo emergere principi etici, valoriali e educativi che richiamano l’aretè e la paideia come elementi connotanti le Olimpiadi antiche. L’inizio dei giochi olimpici estivi – 5 aprile 1896 su iniziativa di de Coubertin – si collegava intimamente alla riscoperta di questi valori e all’ideale di un uomo che mirasse, attraverso il culto agonale, non solo al perfezionamento di sé ma anche alla nascita di un nuovo umanesimo; valori, purtroppo, spesso disattesi nell’età moderna e contemporanea, come si evince dai numerosi casi, tra gli altri, di scorrettezze, individualismo sfrenato, razzismo, doping.
Vincitori e vinti - Leggende, psicopedagogia e storia delle Olimpiadi moderne
Daniele Masala
2021-01-01
Abstract
L’opera approfondisce alcuni aspetti che non si ritrovano frequentemente nei manuali di sport: storie semisconosciute, eventi pedagogici e aspetti psicologici si intrecciano facendo emergere principi etici, valoriali e educativi che richiamano l’aretè e la paideia come elementi connotanti le Olimpiadi antiche. L’inizio dei giochi olimpici estivi – 5 aprile 1896 su iniziativa di de Coubertin – si collegava intimamente alla riscoperta di questi valori e all’ideale di un uomo che mirasse, attraverso il culto agonale, non solo al perfezionamento di sé ma anche alla nascita di un nuovo umanesimo; valori, purtroppo, spesso disattesi nell’età moderna e contemporanea, come si evince dai numerosi casi, tra gli altri, di scorrettezze, individualismo sfrenato, razzismo, doping.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.