Nel sistema Ue le tradizioni costituzionali comuni agli Stati sono state sempre una fonte privilegiata dei diritti fondamentali. Sin dalle prime sentenze in merito la Corte le ha indicate come fonte di riferimento. Ad esse sono stati affiancati i Trattati internazionali in materia e, in particolare, la Convenzione europea dei diritti dell’uomo del 1950. Il Trattato di Maastricht e il Trattato di Lisbona hanno confermato il loro ruolo. Tuttavia, malgrado la Corte continui ancora a ricordarle tra le fonti dei diritti fondamentali, non v’è dubbio che la loro rilevanza risulti fortemente attenuata dalla attribuzione alla Carta dei diritti fondamentali dello stesso valore giuridico dei Trattati.
Le tradizioni costituzionali comuni degli Stati come fonte dei diritti fondamentali dell'UE
Emmanuel Pagano
2020-01-01
Abstract
Nel sistema Ue le tradizioni costituzionali comuni agli Stati sono state sempre una fonte privilegiata dei diritti fondamentali. Sin dalle prime sentenze in merito la Corte le ha indicate come fonte di riferimento. Ad esse sono stati affiancati i Trattati internazionali in materia e, in particolare, la Convenzione europea dei diritti dell’uomo del 1950. Il Trattato di Maastricht e il Trattato di Lisbona hanno confermato il loro ruolo. Tuttavia, malgrado la Corte continui ancora a ricordarle tra le fonti dei diritti fondamentali, non v’è dubbio che la loro rilevanza risulti fortemente attenuata dalla attribuzione alla Carta dei diritti fondamentali dello stesso valore giuridico dei Trattati.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.