La capacità e l’attitudine delle organizzazioni mafiose di incidere sul tessuto economico di un territorio, condizionando l’attività imprenditoriale, è strettamente collegata alle relazioni di collusione instaurate con aziende apparentemente estranee al contesto mafioso. La contiguità dell’imprenditore con il sodalizio criminale e l’impresa a “partecipazione mafiosa” continuano a rappresentare modelli socio– criminologici ricondotti, dalla giurisprudenza, all’interno dello schema previsto dagli artt. 110 e 416-bis c.p. o della partecipazione vera e propria. Anche per l’inidoneità “strutturale” dell’art. 513-bis c.p. a punire le condotte dell’imprenditore “esterno” all’associazione mafiosa. Il condizionamento dell’attività imprenditoriale e le “agevolazioni” di cui beneficerebbero le organizzazioni criminali potrebbero, invece, venire regolate da strumenti di carattere “preventivo–cautelare” (gli artt. 34 e 34-bis del d.lgs. n. 159/2011). Misure, queste, tese al pieno recupero della “legalità aziendale” non ancora del tutto compromessa dall’infiltrazione mafiosa e meno “invasive” della tradizionale confisca.
L'impresa a "partecipazione mafiosa" tra repressione e prevenzione
francesco siracusano
2021-01-01
Abstract
La capacità e l’attitudine delle organizzazioni mafiose di incidere sul tessuto economico di un territorio, condizionando l’attività imprenditoriale, è strettamente collegata alle relazioni di collusione instaurate con aziende apparentemente estranee al contesto mafioso. La contiguità dell’imprenditore con il sodalizio criminale e l’impresa a “partecipazione mafiosa” continuano a rappresentare modelli socio– criminologici ricondotti, dalla giurisprudenza, all’interno dello schema previsto dagli artt. 110 e 416-bis c.p. o della partecipazione vera e propria. Anche per l’inidoneità “strutturale” dell’art. 513-bis c.p. a punire le condotte dell’imprenditore “esterno” all’associazione mafiosa. Il condizionamento dell’attività imprenditoriale e le “agevolazioni” di cui beneficerebbero le organizzazioni criminali potrebbero, invece, venire regolate da strumenti di carattere “preventivo–cautelare” (gli artt. 34 e 34-bis del d.lgs. n. 159/2011). Misure, queste, tese al pieno recupero della “legalità aziendale” non ancora del tutto compromessa dall’infiltrazione mafiosa e meno “invasive” della tradizionale confisca.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.