Obiettivi: il lavoro qui presentato rappresenta il risultato un percorso metodologico di ricerca collettivo durato 12 mesi condotto da un’équipe di ricercatori facenti parte del Gruppo Salute della Rete Welfare Responsabile, composta da 19 università italiane e coordinata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Esso si è proposto di definire una strategia di ricalibratura dell’assistenza sanitaria territoriale del Servizio Sanitario Nazionale basata sul rovesciamento della logica autoreferenziale del sistema dei servizi a partire dalla centralità della persona, del suo domicilio e mondo vitale e orientata alla “salute di prossimità”. Metodi: dopo aver definito i principi fondamentali della “salute di prossimità” sulla base di un excursus della realtà ed evoluzione dei sistema sanitari con particolare riferimento all’assistenza territoriale, e di un’analisi della letteratura nazionale e internazionale di riferimento, la metodologia adottata è stata quella del Delphi quale consensus method che ha convolto 10 esperti nazionali selezionati, quali presidenti di associazioni professionali, docenti universitari, rappresentanti di agenzie pubbliche e di organismi del Terzo settore: ai quali è stata sottoposta una scheda su una prima bozza del modello di ridefinizione dell’assistenza territoriale proposto sulla base dei principi indicati ed una serie di domande aperte, richiedendo di rispondere in due round successivi, prima in cieco e poi alla luce delle risposte altrui. Risultati: il Manifesto. Per una salute di prossimità. Per una ricalibratura dell’assistenza territoriale del Servizio sanitario Nazionale a partire dalla centralità della persona rappresenta il risultato di tale percorso metodologico ed è il frutto di una sintesi ragionata delle risposte degli esperti nell’intento di ripensare il sistema delle cure primarie e dei servizi territoriali secondo la prospettiva indicata e con l’obiettivo fondamentale di migliorare qualità e appropriatezza delle prestazioni assistenziali, specie per la popolazione anziana e con patologie croniche e/o non autosufficiente. Conclusioni: è necessaria una nuova visione centrata su un cambio di paradigma che richiede, per trovare realizzazione, non semplicemente nuove strutture e nuove tecnologie, quanto una strategia di azione centrata sulle risorse umane attraverso percorsi formativi innovativi e strettamente finalizzati alla loro ricaduta operativa: percorsi di formazione-azione e formazione-intervento che costruiscano il cambiamento culturale fondamentale che ogni seria trasformazione organizzativa richiede e senza il quale non potrà che ridursi, nella miglore delle ipotesi, a mera razionalizzazione dell’esistente.

La salute di prossimità. Un modello possibile per una ricalibratura dell’assistenza sanitaria territoriale

G. Giarelli
2023-01-01

Abstract

Obiettivi: il lavoro qui presentato rappresenta il risultato un percorso metodologico di ricerca collettivo durato 12 mesi condotto da un’équipe di ricercatori facenti parte del Gruppo Salute della Rete Welfare Responsabile, composta da 19 università italiane e coordinata dall’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Esso si è proposto di definire una strategia di ricalibratura dell’assistenza sanitaria territoriale del Servizio Sanitario Nazionale basata sul rovesciamento della logica autoreferenziale del sistema dei servizi a partire dalla centralità della persona, del suo domicilio e mondo vitale e orientata alla “salute di prossimità”. Metodi: dopo aver definito i principi fondamentali della “salute di prossimità” sulla base di un excursus della realtà ed evoluzione dei sistema sanitari con particolare riferimento all’assistenza territoriale, e di un’analisi della letteratura nazionale e internazionale di riferimento, la metodologia adottata è stata quella del Delphi quale consensus method che ha convolto 10 esperti nazionali selezionati, quali presidenti di associazioni professionali, docenti universitari, rappresentanti di agenzie pubbliche e di organismi del Terzo settore: ai quali è stata sottoposta una scheda su una prima bozza del modello di ridefinizione dell’assistenza territoriale proposto sulla base dei principi indicati ed una serie di domande aperte, richiedendo di rispondere in due round successivi, prima in cieco e poi alla luce delle risposte altrui. Risultati: il Manifesto. Per una salute di prossimità. Per una ricalibratura dell’assistenza territoriale del Servizio sanitario Nazionale a partire dalla centralità della persona rappresenta il risultato di tale percorso metodologico ed è il frutto di una sintesi ragionata delle risposte degli esperti nell’intento di ripensare il sistema delle cure primarie e dei servizi territoriali secondo la prospettiva indicata e con l’obiettivo fondamentale di migliorare qualità e appropriatezza delle prestazioni assistenziali, specie per la popolazione anziana e con patologie croniche e/o non autosufficiente. Conclusioni: è necessaria una nuova visione centrata su un cambio di paradigma che richiede, per trovare realizzazione, non semplicemente nuove strutture e nuove tecnologie, quanto una strategia di azione centrata sulle risorse umane attraverso percorsi formativi innovativi e strettamente finalizzati alla loro ricaduta operativa: percorsi di formazione-azione e formazione-intervento che costruiscano il cambiamento culturale fondamentale che ogni seria trasformazione organizzativa richiede e senza il quale non potrà che ridursi, nella miglore delle ipotesi, a mera razionalizzazione dell’esistente.
2023
proximity health, territorial healthcare, recalibration, person, network
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12317/91021
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