Questo studio analizza il rilievo della giurisprudenza nel sistema delle fonti del diritto in Louisiana dall’angolo visuale dell’ibridismo che ne rappresenta tratto costitutivo. Prima che esito della commistione delle tradizioni di civil e common law che modellano i singoli settori del sistema, l’ibridismo caratterizzante il diritto privato discende dalla presenza di versioni molteplici della tradizione civilian, caratterizzata dalla vigenza di principi di “diritto non scritto” (risalenti al diritto spagnolo e francese operanti prima che il territorio divenisse proprietà del governo statunitense) e di regole legislative di “diritto scritto”. La coesistenza e vitalità delle due versioni della civil law è testimoniata da pronunce che alternano modelli decisionali informati ad un ossequio della lettera del codice a soluzioni la cui creatività si dispiega oltre il – ed a prescindere dal – suo dettato. La dimensione del “diritto non scritto” sembra rivelare la persistenza dello spirito antico del diritto comune europeo. Di una memoria delle origini magari rimossa ma silenziosamente operante che rinvia ad un diritto non precettivo, ma persuasivo; ad un diritto che non comanda, ma “serve”.
Certezza del diritto e discrezionalità giudiziale nei sistemi giuridici ibridi. Il caso della Louisiana
BIAGIO ANDÒ
2018-01-01
Abstract
Questo studio analizza il rilievo della giurisprudenza nel sistema delle fonti del diritto in Louisiana dall’angolo visuale dell’ibridismo che ne rappresenta tratto costitutivo. Prima che esito della commistione delle tradizioni di civil e common law che modellano i singoli settori del sistema, l’ibridismo caratterizzante il diritto privato discende dalla presenza di versioni molteplici della tradizione civilian, caratterizzata dalla vigenza di principi di “diritto non scritto” (risalenti al diritto spagnolo e francese operanti prima che il territorio divenisse proprietà del governo statunitense) e di regole legislative di “diritto scritto”. La coesistenza e vitalità delle due versioni della civil law è testimoniata da pronunce che alternano modelli decisionali informati ad un ossequio della lettera del codice a soluzioni la cui creatività si dispiega oltre il – ed a prescindere dal – suo dettato. La dimensione del “diritto non scritto” sembra rivelare la persistenza dello spirito antico del diritto comune europeo. Di una memoria delle origini magari rimossa ma silenziosamente operante che rinvia ad un diritto non precettivo, ma persuasivo; ad un diritto che non comanda, ma “serve”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.