Evolution of the technological instruments of communication and ad acta authorizations towards parliamentarians: the clarifications of the Constitutional Court on the legal notion of “correspondence” The essay examines freedom and secrecy of correspondence in relation to technological developments in the field of communications, through the analysis of the Constitutional Court’s dec. n. 170/2023, which resolved a conflict of attribution between the Senate of the Republic and the Judiciary, on the perimeter of parliamentary prerogatives, pursuant to art. 68, co. 3, Cost., particulary about the authorization procedures for the seizure of the parliamentarian’s electronic correspondence and instant messaging. Following European Court’s jurisprudence, the Constitutional Court extends the concept of “correspondence” to new forms of digital communication, outlining how the constitutional guarantees arising from art. 15 of Constitution are also redundant in the most specific form of functional safeguard of the parliamentarian’s freedom of communication and in the legitimate procedural modules for its possible limitation.

Il contributo sviluppa considerazioni in merito alla libertà e segretezza della corrispondenza in relazione all’evoluzione tecnologica nel settore delle comunicazioni, attraverso l’analisi della sentenza della Corte costituzionale n. 170/2023. In essa, il giudice delle leggi ha risolto un conflitto di attribuzione tra Senato della Repubblica e magistratura, in merito al perimetro delle prerogative parlamentari, di cui all’art. 68, co. 3, Cost., con particolare riferimento alle procedure autorizzative per il sequestro di corrispondenza telematica e messaggistica istantanea del parlamentare. Sulla scia della giurisprudenza euro-unitaria, la Corte estende il concetto di “corrispondenza” alle nuove forme di comunicazione digitale, delineando come le tutele costituzionali scaturenti dall’art. 15 Cost. ridondino anche nella più specifica forma di salvaguardia funzionale della libertà di comunicazione del parlamentare e sui legittimi moduli procedurali per la sua eventuale limitazione.

Evoluzione degli strumenti tecnologici di comunicazione e autorizzazioni ad acta nei confronti dei parlamentari: i chiarimenti della Corte costituzionale sulla nozione giuridica di “corrispondenza”

Pupo Valentina
2024-01-01

Abstract

Evolution of the technological instruments of communication and ad acta authorizations towards parliamentarians: the clarifications of the Constitutional Court on the legal notion of “correspondence” The essay examines freedom and secrecy of correspondence in relation to technological developments in the field of communications, through the analysis of the Constitutional Court’s dec. n. 170/2023, which resolved a conflict of attribution between the Senate of the Republic and the Judiciary, on the perimeter of parliamentary prerogatives, pursuant to art. 68, co. 3, Cost., particulary about the authorization procedures for the seizure of the parliamentarian’s electronic correspondence and instant messaging. Following European Court’s jurisprudence, the Constitutional Court extends the concept of “correspondence” to new forms of digital communication, outlining how the constitutional guarantees arising from art. 15 of Constitution are also redundant in the most specific form of functional safeguard of the parliamentarian’s freedom of communication and in the legitimate procedural modules for its possible limitation.
2024
Il contributo sviluppa considerazioni in merito alla libertà e segretezza della corrispondenza in relazione all’evoluzione tecnologica nel settore delle comunicazioni, attraverso l’analisi della sentenza della Corte costituzionale n. 170/2023. In essa, il giudice delle leggi ha risolto un conflitto di attribuzione tra Senato della Repubblica e magistratura, in merito al perimetro delle prerogative parlamentari, di cui all’art. 68, co. 3, Cost., con particolare riferimento alle procedure autorizzative per il sequestro di corrispondenza telematica e messaggistica istantanea del parlamentare. Sulla scia della giurisprudenza euro-unitaria, la Corte estende il concetto di “corrispondenza” alle nuove forme di comunicazione digitale, delineando come le tutele costituzionali scaturenti dall’art. 15 Cost. ridondino anche nella più specifica forma di salvaguardia funzionale della libertà di comunicazione del parlamentare e sui legittimi moduli procedurali per la sua eventuale limitazione.
parlamentari, autorizzazioni ad acta, corrispondenza, libertà e segretezza, comunicazione, whatsapp, e-mail
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12317/93861
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