“La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano” è la frase di apertura della celebre “Dichiarazione Schuman”, non solo il primo discorso politico dove è menzionata l’Europa come unione tra Stati, ma anche un atto di ripudio nei riguardi della guerra. Nel 2022, essa è tornata a portare scompiglio in Europa, riesumando eventi e fenomeni tipici delle guerre convenzionali del Novecento che eravamo certi di aver definitivamente sepolto. Il volume si propone di esaminare quali siano state la risposta e le iniziative intraprese dell’Unione Europea di fronte al conflitto ed a sostegno dell’Ucraina, ufficialmente candidata all’adesione all’UE pochi giorni dopo l’inizio delle ostilità sul suo territorio. L’analisi partirà dal primo progetto di Comunità europea di difesa, poi si amplierà ai tentativi successivi ed all’attuale quadro giuridico di diritto primario anche con riferimento alle sanzioni collegate alle ostilità ed al loro trattamento giurisprudenziale.
La politica di difesa europea: origine e sviluppi alla luce della crisi ucraina
	
	
	
		
		
		
		
		
	
	
	
	
	
	
	
	
		
		
		
		
		
			
			
			
		
		
		
		
			
			
				
				
					
					
					
					
						
							
						
						
					
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
				
			
			
		
		
		
		
	
Emmanuel Pagano
			2024-01-01
Abstract
“La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano” è la frase di apertura della celebre “Dichiarazione Schuman”, non solo il primo discorso politico dove è menzionata l’Europa come unione tra Stati, ma anche un atto di ripudio nei riguardi della guerra. Nel 2022, essa è tornata a portare scompiglio in Europa, riesumando eventi e fenomeni tipici delle guerre convenzionali del Novecento che eravamo certi di aver definitivamente sepolto. Il volume si propone di esaminare quali siano state la risposta e le iniziative intraprese dell’Unione Europea di fronte al conflitto ed a sostegno dell’Ucraina, ufficialmente candidata all’adesione all’UE pochi giorni dopo l’inizio delle ostilità sul suo territorio. L’analisi partirà dal primo progetto di Comunità europea di difesa, poi si amplierà ai tentativi successivi ed all’attuale quadro giuridico di diritto primario anche con riferimento alle sanzioni collegate alle ostilità ed al loro trattamento giurisprudenziale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


