Nel XVII secolo la crescita del movimento commerciale dei porti italiani fu frenata dalla carenza di flotte mercantili competitive, in grado di alimentare adeguatamente l’articolato sistema degli scambi commerciali del Mediterraneo. Le Province Unite, dotate di imbarcazioni e tecniche di navigazione innovative, contribuirono a colmare questa lacuna. Il fluyt, il veliero che combinava grandi capacità di carico con bassi costi di gestione, aveva avuto una grande diffusione nei mari del Nord, fu tuttavia a lungo considerato inadatto alla navigazione in Mediterraneo, a causa delle sue limitate capacità di autodifesa Questa carenza fu superata quando gli olandesi adottarono la navigazione in convoglio e impiegarono navi da guerra a protezione dei mercantili. Le flotte scortate da unità armate iniziarono a entrare con regolarità nel porto di Livorno negli anni centrali del Seicento, in seguito gli arrivi si intensificarono. Il contributo offre una valutazione degli effetti della diffusione dei velieri olandesi lungo gli itinerari marittimi che dall’Atlantico conducevano fino al Levante. Seguendo queste rotte e individuando i luoghi di destinazione delle merci trasportate si interpreteranno le strategie commerciali delle flotte olandesi. Attraverso un’indagine sulla varietà e il valore dei carichi, si analizzerà il loro il ruolo nell’attività dello scalo labronico e, più in generale, nelle reti dei traffici mediterranei.
Navigare in convoglio: le flotte olandesi nel Mediterraneo del Seicento
Renato Ghezzi
2023-01-01
Abstract
Nel XVII secolo la crescita del movimento commerciale dei porti italiani fu frenata dalla carenza di flotte mercantili competitive, in grado di alimentare adeguatamente l’articolato sistema degli scambi commerciali del Mediterraneo. Le Province Unite, dotate di imbarcazioni e tecniche di navigazione innovative, contribuirono a colmare questa lacuna. Il fluyt, il veliero che combinava grandi capacità di carico con bassi costi di gestione, aveva avuto una grande diffusione nei mari del Nord, fu tuttavia a lungo considerato inadatto alla navigazione in Mediterraneo, a causa delle sue limitate capacità di autodifesa Questa carenza fu superata quando gli olandesi adottarono la navigazione in convoglio e impiegarono navi da guerra a protezione dei mercantili. Le flotte scortate da unità armate iniziarono a entrare con regolarità nel porto di Livorno negli anni centrali del Seicento, in seguito gli arrivi si intensificarono. Il contributo offre una valutazione degli effetti della diffusione dei velieri olandesi lungo gli itinerari marittimi che dall’Atlantico conducevano fino al Levante. Seguendo queste rotte e individuando i luoghi di destinazione delle merci trasportate si interpreteranno le strategie commerciali delle flotte olandesi. Attraverso un’indagine sulla varietà e il valore dei carichi, si analizzerà il loro il ruolo nell’attività dello scalo labronico e, più in generale, nelle reti dei traffici mediterranei.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.