Con l’ordinanza in commento, il magistrato di sorveglianza di Viterbo ha ritenuto che l’omesso trasfe-rimento del detenuto in un istituto dotato di struttura psichiatrica permanente costituisca grave pregiudizio all’esercizio del diritto alla salute. Il contributo, dopo aver esaminato i profili relativi all’ambito applicativo del reclamo giurisdizionale e alla competenza del magistrato di sorveglianza nell’ipotesi che esso sia proposto da un imputato in stato di custodia cautelare in carcere, si sofferma sul reclamo risarcitorio conseguente alla violazione dell’art. 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, scaturente dalla totale insussistenza di ragioni giustificative per lo spostamento dall’iniziale luogo di detenzione più vicino a quello di residenza dei familiari del detenuto.
Brevi osservazioni sulla tutela dei diritti del detenuto
Giuseppe Tabasco
2022-01-01
Abstract
Con l’ordinanza in commento, il magistrato di sorveglianza di Viterbo ha ritenuto che l’omesso trasfe-rimento del detenuto in un istituto dotato di struttura psichiatrica permanente costituisca grave pregiudizio all’esercizio del diritto alla salute. Il contributo, dopo aver esaminato i profili relativi all’ambito applicativo del reclamo giurisdizionale e alla competenza del magistrato di sorveglianza nell’ipotesi che esso sia proposto da un imputato in stato di custodia cautelare in carcere, si sofferma sul reclamo risarcitorio conseguente alla violazione dell’art. 3 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, scaturente dalla totale insussistenza di ragioni giustificative per lo spostamento dall’iniziale luogo di detenzione più vicino a quello di residenza dei familiari del detenuto.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.