In una articolata sentenza le Sezioni Unite della Cassazione risolvono il quesito relativo alla revoca della custodia cautelare coercitiva che abbia raggiunto il limite dei 2/3 della pena inflitta con sentenza di condanna non definitiva ed affermano che il provvedimento di cessazione della misura non può essere disposto in virtù di un criterio meramente aritmetico, prescindendo dalla valutazione giudiziale della persistenza o meno delle esigenze cautelari che ne avevano originariamente giustificato l’iniziale applicazione.

Sezioni Unite e presofferto cautelare in ordine alla prosecuzione della misura custodiale

Giuseppe Tabasco
2012-01-01

Abstract

In una articolata sentenza le Sezioni Unite della Cassazione risolvono il quesito relativo alla revoca della custodia cautelare coercitiva che abbia raggiunto il limite dei 2/3 della pena inflitta con sentenza di condanna non definitiva ed affermano che il provvedimento di cessazione della misura non può essere disposto in virtù di un criterio meramente aritmetico, prescindendo dalla valutazione giudiziale della persistenza o meno delle esigenze cautelari che ne avevano originariamente giustificato l’iniziale applicazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12317/104513
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