Nella sentenza Mouvement Raëlien Suisse c. Svizzera del 13 luglio 2012 la Grande Camera della Corte europea dei diritti umani si è pronunciata per la prima volta su un caso che, secondo alcuni, sarebbe destinato a diventare il leading case della Corte di Strasburgo in materia di restrizioni alla libertà di espressione negli spazi pubblici basate sul contenuto delle opinioni espresse. La sentenza risulta criticabile sotto diversi aspetti, in particolare per il ragionevole dubbio da essa suscitato che la Corte abbia inteso riconoscere un diritto di censura delle autorità elvetiche nei confronti dell’associazione ricorrente.

La sentenza della Corte europea dei diritti umani nel caso Mouvement Raëlien Suisse c. Svizzera: verso il riconoscimento di un diritto di censura?

R. Nigro
2012-01-01

Abstract

Nella sentenza Mouvement Raëlien Suisse c. Svizzera del 13 luglio 2012 la Grande Camera della Corte europea dei diritti umani si è pronunciata per la prima volta su un caso che, secondo alcuni, sarebbe destinato a diventare il leading case della Corte di Strasburgo in materia di restrizioni alla libertà di espressione negli spazi pubblici basate sul contenuto delle opinioni espresse. La sentenza risulta criticabile sotto diversi aspetti, in particolare per il ragionevole dubbio da essa suscitato che la Corte abbia inteso riconoscere un diritto di censura delle autorità elvetiche nei confronti dell’associazione ricorrente.
2012
libertà di espressione; Corte europea dei diritti umani
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.12317/16707
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact